La Società SIRCA opererà stimolando ricerche, raccogliendo e diffondendo informazioni, fornendo consigli tecnico-metodologici, incoraggiando ed incentivando l’addestramento di personale qualificato, organizzando e mantenendo i rapporti con Associazioni o Società italiane e straniere che hanno obiettivi comuni.
Inoltre la Società SIRCA si propone di tutelare i valori morali e professionali di coloro che si dedicano allo studio ed alla prassi della terapia con cannabinoidi.
UNA LEGGE GIUSTA PER LA GUIDA IN SICUREZZA, MA INGIUSTA PER I MALATI
Un malato con dolore cronico non cerca lo sballo, cerca solo di vivere senza dolore.
Tra meno di 15 giorni entreranno in vigore le nuove normative del Codice della Strada, pensate per ridurre il numero delle stragi sulle nostre strade. Da automobilista, sono preoccupato dalle multe e dalla possibilità di perdere la patente, ma da medico, che ha visto troppe tragedie, la mia preoccupazione è un'altra.
Ho visto troppi giovani morire per un sorpasso azzardato, o per una caduta da motorino. Ho visto troppe madri e padri piangere la perdita di un figlio in incidenti evitabili. Come anestesista rianimatore, ho assistito decine di volte alla morte cerebrale dei pazienti e al distacco degli organi. Ricordo ancora, come se fosse ieri, ogni volto, ogni lacrima, ogni dolore. La morte è un evento ineluttabile, ma la morte di un figlio in un incidente stradale è inaccettabile.
Ben vengano dunque le nuove regole, le multe e il ritiro della patente per quei criminali che, ogni weekend, si ubriacano o si drogano e poi mettono in pericolo la vita di tutti. Ma mi chiedo: che cosa accadrà a chi, per sopravvivere al dolore cronico, deve assumere farmaci oppioidi? Che fine faranno i pazienti con fibromialgia che solo grazie alla cannabis medica riescono a trovare un minimo di sollievo? E quelli con Parkinson? E quelli con dolore neuropatico da herpes? E i malati oncologici in chemioterapia, che usano la cannabis per combattere la nausea e la depressione?
La medicina negli ultimi trent'anni ha fatto passi da gigante. Abbiamo tecnologie straordinarie come la chirurgia robotica, la diagnostica per immagini, e trattamenti farmacologici sempre più efficaci. E grazie a questi avanzamenti abbiamo finalmente capito una cosa fondamentale: il dolore cronico non è solo un sintomo, ma una malattia che va trattata con tutti gli strumenti possibili. E oggi la scienza ci permette di trattarlo efficacemente, senza compromessi sulla qualità della vita dei pazienti.
Ma c'è un problema: nella cultura comune, il dolore cronico è ancora visto come un fenomeno legato solo a1 cancro, quando invece colpisce milioni di italiani. Secondo uno studio del1'Istituto Superiore di Sanità, il dolore cronico interessa dieci milioni di persone in Italia, di cui il 60% sono donne. La sua incidenza aumenta con l'età, arrivando a colpire la metà degli ultra-ottantacinquenni. Eppure, ancora oggi, non si fa abbastanza per garantire ai pazienti una vita dignitosa.
Ho dedicato trent'anni della mia carriera alla lotta contro il dolore cronico. E sono testimone di quanto sia possibile migliorare la vita dei pazienti grazie a farmaci come la cannabis, l'ossicodone, il tapentadolo, il metadone, che, a dosaggi terapeutici, non compromettono la capacità di guidare.
I miei pazienti, che assumono questi farmaci, continuano a vivere una vita normale, a guidare, a lavorare, a fare tutto quello che devono fare, senza problemi. sanno che i farmaci che prendono, a seconda della dose, potrebbero influenzare i riflessi, come molti altri farmaci anche da banco come ad esempio gli antistaminici, ma sono consapevoli e gestiscono la cosa con responsabilità.
Il 7% della popolazione italiana assume antidepressivi, che hanno gli stessi effetti psicotropi degli oppioidi. Ma non mi risulta che qualcuno voglia vietare la guida a chi prende antidepressivi. Non è ora di smettere di fare distinzioni tra chi ha un mal di testa e chi ha dolore cronico? Non è ora di smettere di trattare i malati come se fossero dei pericoli per la collettività?
Quando si parla di "qualità della vita", ci si dimentica di chi ha dolore cronico.
Eppure, se a questi pazienti togliamo la libertà di guidare, di fare una passeggiata, di andare a lavoro o semplicemente di vivere una vita normale, quale qualità di vita stiamo loro garantendo? Se una persona con dolore cronico non può più andare a fare una partita a carte, al cinema o a mangiare una pizza con gli amici, se non può più lavorare per mantenere se stessa e la sua famiglia, qual è il senso di tutto questo?
Le persone che soffrono di dolore cronico NON CERCANO LO SBALLO.
Desiderano solo una cosa: vivere senza dolore. E queste nuove leggi, per quanto giuste nel cercare di fermare i giovani che si ubriacano e si drogano per divertirsi, non possono e non devono penalizzare chi sta lottando con una malattia. È fondamentale rivedere queste normative, ponendo limiti realistici ai test per il rilevamento di cannabis e oppioidi, e riconoscendo che, quando sono prescritti da un medico, nei dosaggi terapeutici questi farmaci sono necessari per trattare malattie vere e proprie.
Dr. Paolo Poli - Presidente SIRCA
Con decreto del 07/8/2023, pubblicato il 21 detti, il Ministro della Salute Schillaci ha revocato un precedente decreto del 28/10/2020 a firma dell’allora Ministro Speranza, che sospendeva l’entrata in vigore del Decreto del 01/10/2022 con il quale era stato decretato “l’inserimento nella Tabella dei medicinali, sezione B, delle composizioni per somministrazione ad uso orale di cannabidiolo ottenuto da estratti di Cannabis.”
Il Presidente SIRCA, Dr. Paolo Poli, è stato ospite della Puntata di ELISIR del 23 Gennaio 2024, di seguito il link all’ intervista integrale:
III Congresso Nazionale SIRCA – Società Italiana Terapia Cannabis e la Prima Riunione de L’ Officina di Galeno – Farmacie sociali, cannabis medica e sistema sanitario anche online il giorno 17 E 18 Settembre 2021.
Venerdì 17 settembre 2021
Sabato 18 settembre 2021
Comunicato del Presidente SIRCA
Non tutte le farmacie hanno un laboratorio galenico, meno ancora lavorano la cannabis medica. Sono una ventina, non di più, prese d’assalto da migliaia di pazienti che potevano sceglierne anche distante centinaia di chilometri: una volta pronto il farmaco, bastava inviare un corriere per il ritiro e per la consegna a domicilio. Bisogna usare il passato, perché dopo una controversa circolare del ministero della Salute guidato da Roberto Speranza non si può più. Con una comunicazione datata inizio ottobre, il Ministero ha comunicato che «la dispensazione del medicinale, ai sensi dell'articolo 45 del DPR 309/90, deve essere effettuata in farmacia, dietro prestazione di ricetta medica, direttamente al paziente o a persona delegata». Per i pazienti che devono seguire una terapia che prevede la cannabis, un altro inconcepibile ostacolo che si somma alla cronica difficoltà di reperire il medicinale: nonostante gli annunci e le promesse, le scorte italiane di cannabis terapeutica prodotte dall’Istituto farmaceutico di Firenze non bastano. Così ancora una volta il Ministero della Salute ha dovuto acquistarne un carico da 600 chili dall’Olanda, come accaduto lo scorso anno. Anche se la ratio della norma è quella di incentivare la produzione dei farmaci a base di cannabis da parte di una platea più ampiadi farmacie, l’unico effetto al momento ottenuto è quello di creare insormontabili difficoltà ai malati.
Cannabis: il Ministero fornisce chiarimenti sulla monografia dell'extractum normatum
Dettagli
Creato: 03 Dicembre 2015
Ultima modifica: 08 Ottobre 2020
La Direzione Generale dei dispositivi medici e del servizio farmaceutico del Ministero della Salute ha inviato un chiarimento -facendo il punto sul quadro normativo nazionale- sulla Monografia Cannabis extractum normatum indirizzato a: Regioni, FNOMCEO, FOFI, SIFO, SIFAP, Federfarma, Federfarma Servizi, Ufficio di Gabinetto, Comando Carabinieri per la tutela della salute, AIFA e ISS.
CANNABIS AD USO TERAPEUTICO DALLA MEDICINA AL DIRITTO – WEBINAR 25 MAGGIO 2020
Pubblichiamo in allegato le slides messe gentilmente a disposizione dai Relatori.
Potete cliccare sui link per scaricare l’intervento di Vostro interesse.
- Il Paradosso della Canapa: droga, farmaco o materia prima? La normativa vigente (Avv. Nicomede Di Michele).
- Cannabis per uso medico –produzione e distribuzione (Col. Flavio Paoli)
- Corretta prescrizione e dispensazione di un farmaco complesso (Dr. Pier Luigi Davolio)
- Cannabis Terapeutica: dalla medicina al diritto del paziente (Dr.ssa Giovanna Ballerini).
A tutti il più sincero ringraziamento del Sindacato Avvocati di Firenze e della Toscana.
Interessante relazione del Dr. Paolo Poli, Presidente SIRCA
Il Dottor Pier Luigi Davolio e l’Avv. Nicomede Di Michele, della nostra Società Italiana di Ricerca Cannabis (SIRCA), parteciperanno in qualità di relatori al Convegno CANNABIS AD USO TERAPEUTICO:
DALLA MEDICINA AL DIRITTO che si svolgerà 21 maggio p.v. dalle 15,00 alle 17,00. L’evento che avrebbe dovuto svolgersi in modalità residenziale presso il Tribunale di Firenze si svolgerà in modalità webinar. Modalità di iscrizione sulla locandina.
III Congresso Nazionale
S.I.R.C.A
CANNABIS TERAPEUTICA:
DALLA RICERCA ALLE EVIDENZE CLINICHE
Aula Sorrentino
Università degli Studi di Napoli , Federico II
Scuola di Medicina e Chirurgia - Dipartimento di Farmacia
A seguito di quanto emerso per il diffondersi del Corona Virus e dei provvedimenti adottati in sede governativa,
Il Consiglio Direttivo SIRCA ha deciso di posticipare la data dell’evento previsto per il 18 aprile 2020 .
Sarà comunicata a breve la nuova data